Le reliquie


Le sacre reliquie della martire catanese, sono custodite in Cattedrale all’interno del sacello di Sant’Agata visibili solo nei giorni delle festività agatine.
La Calotta cranica è conservata all’interno del busto reliquiario, in argento sbalzato e smalti commissionato negli anni compresi tra il 1373 ed il 1376 all’artista senese Giovanni di Bartolo in seguito ricoperto di gioielli, doni votivi tratti dal tesoro della Cattedrale.
Le diverse parti del corpo invece giacciono all’interno di reliquiari antropomorfi che custodiscono i femori, le mani, i piedi, una mammella ed il sacro velo e furono realizzati molto probabilmente da maestranze catanesi che si ispirarono alle tecniche di lavorazione utilizzate dal di Bartolo nella realizzazione del busto.


Tali reliquari, a loro volta, trovano sistemazione nel famoso scrigno reliquiario in argento sbalzato e cesellato, opera di diversi argentieri realizzato tra il 1470 ed il 1556.
I più antichi sono i reliquiari a femore che recano una decorazione incisa a motivi floreali con girali e tralci.
Quanto ai reliquiari a braccio che conservano le mani imitano le tecniche decorative delle stoffe cinquecentesche. Sobri ed essenziali si presentano invece i due reliquiari che contengono i piedi della Santa caratterizzati da una superfice dorata liscia.


Fra le reliquie, come già accennato, si custodisce una sola mammella della Santa perché, secondo la tradizione, l’altra è custodita a Galatina: lasciata dai soldati a Gallipoli in segno di riconoscimento per l’ospitalità ricevuta quando, in epoca normanna, riportarono a Catania le Reliquie di Sant’Agata trasportate in periodo arabo a Costantinopoli.
Quanto al velo esso è custodito in un reliquiario a fiala in argento sbalzato, realizzato per volere dell’Arcivescovo Giuseppe Francica Nava nel 1926.
Esso indica la consacrazione della vergine Agata a Cristo ed è venerato dai fedeli come potente baluardo contro le minacce dell’Etna.